Integratore mineral-vitaminico nella dieta casalinga: sempre necessario?
- Born Again Raw Feeders
- 7 lug 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 13 feb

In una casalinga cotta, priva organi emuntori e ossa polpose (ricordo che non vanno assolutamente date ossa cotte e/o scarne al cane/gatto), l’integratore è indispensabile e va aggiunto quotidianamente nella pappa. Diversamente, in una dieta casalinga che include che gli organi emuntori, si possono utilizzare integrazioni di singoli nutrienti e bilanciare settimanalmente la dieta, compensando le carenze dei vari elementi nell’arco di alcuni giorni.
Ne esistono diversi in commercio e possono differire sia per il tipo di macro- e microelementi che forniscono, sia per la quantità ma anche per la forma biochimica. Si possono trovare integratori mineralvitaminici specifici per determinate fasi della vita ma anche per lo stato di salute dell’animale. Ad esempio, ci sono quelli destinati ai cani/gatti con malattie renali, epatiche, quelli formulati per i cuccioli in crescita, per gli adulti e per i soggetti anziani.
Il tipo di integratore e il dosaggio dipendono dalla fase di vita dell’animale e dalle condizioni di salute nonché dai componenti della dieta (materie prime utilizzate), quindi dalle esigenze dell’individuo.
PERCHÉ È NECESSARIO AGGIUNGERE UN'INTEGRAZIONE A UNA DIETA NATURALE CASALINGA?
La cottura, porta sempre ad una perdita di parte di vitamine e sali minerali termolabili.
Una dieta composta solo da carne muscolare, grasso animale e/o vegetale, una fonte di glucidi e verdura come fonte di fibre sarà carente di molti elementi essenziali, ovvero i livelli di molte sostanze nutritive saranno al di sotto dei valori minimi.
MA “LA COTTURA DISTRUGGE TUTTI I NUTRIENTI”?
No, è facilmente dimostrabile che la cottura NON distrugge tutti i nutrienti. Basta utilizzare il database dell’USDA e cercare i valori nutritivi di un alimento cotto rispetto a uno crudo (si noti che la cottura comporta una perdita di umidità). Come abbiamo già visto in un post precedente sui fitonutrienti, la cottura può liberare alcuni composti. Inoltre, la maggiore digeribilità favorisce l’assorbimento dei nutrienti.
Non esiste una dieta migliore di un’altra, esiste una dieta migliore per un individuo rispetto ad un altro. Quando scegliamo di nutrire i nostri cani/gatti con un’alimentazione naturale è fondamentale valutare e considerare le esigenze dietetiche individuali. Qualsiasi dieta che ignori l’individuo e il suo metabolismo fallisce indipendente dal tipo di alimentazione (casalinga o barf)!
I cani hanno ovviamente molti punti in comune, nell’anatomia e nella fisiologia, ma sono anche individui unici e questo elemento viene spesso trascurato quando si pensa solo a fornirgli un’alimentazione “appropriata alla specie”. Il fatto che ogni cane sia un individuo unico, con esigenze nutrizionali diverse, merita molta più attenzione che concentrarsi solo su una filosofia alimentare come guida per un’alimentazione ottimale.
“NOI ESSERI UMANI NON CONTROLLIAMO I LIVELLI DI MACRO E MICRONUTRIENTI NELLA NOSTRA DIETA … PERCHÉ DOVREMMO FARLO CON I NOSTRI CANI?”
“NOI ESSERI UMANI NON PRENDIAMO L’INTEGRATORE MINERALVITAMINICO … PERCHÉ DOVREMMO FARLO CON I NOSTRI CANI?”
Siamo due specie diverse, con differenti fabbisogni nutrizionali, una differente anatomia, fisiologia, metabolismo cellulare e corporeo, quindi non ha molto senso assimilare la nutrizione del cane a quella dell’uomo. I cani crescono molto più velocemente degli esseri umani (in 12 mesi un cane raggiunge pressoché le dimensioni dell’adulto) e vivono meno a lungo, quindi non hanno molto tempo per tamponare scelte alimentari sbagliate prese per loro conto dal proprietario.
L’utilizzo di un approccio alla nutrizione supportato dalla scienza è un aspetto importante per la loro longevità e la qualità della vita. Grazie alla scienza, oggigiorno abbiamo una buona conoscenza dei requisiti nutrizionali (minimi, adeguati/raccomandati e massimi) del cane (e del gatto): sappiamo quali sono i nutrienti vitali per il loro benessere, per farli prosperare nelle migliori condizioni possibili e farli vivere a lungo. Se consideriamo che la dieta è un fattore epigenetico, un’alimentazione che fornisce tutti gli elementi essenziali (completa) e nei livelli ottimali da garantire il corretto assorbimento (bilanciata) gioca un ruolo chiave nella salute dei nostri animali.
Gli squilibri nutrizionali sono molto comuni anche negli esseri umani. I deficit di elementi nutritivi aumentano la suscettibilità a malattie, patologie croniche, disfunzioni immunitarie, disfunzioni cognitive e cancro. Oltre all’assunzione insufficiente, si verificano interazioni tra i minerali, per cui l’assunzione eccessiva di uno di essi può creare una carenza di un altro.
L’organismo ha sorprendenti capacità di adattamento per dare priorità ai micronutrienti necessari per la sopravvivenza e la salute a breve termine, prendendo in prestito dalle riserve meno critiche del corpo. Nonostante l’ingestione eccessiva o insufficiente, esistono meccanismi che cercano di mantenere l’omeostasi, tra cui il controllo dell’assorbimento o dell’escrezione intestinale. La durata e il grado di carenza (o di assunzione eccessiva), l’età e lo stato di salute sono tutti fattori che determinano cambiamenti nelle funzioni fisiologiche.
EQUILIBRIO NEL TEMPO È POSSIBILE?
L’equilibrio nel tempo richiede comunque l’uso del fabbisogno e della formulazione dei nutrienti, quindi di una pianificazione per sapere che la dieta è veramente bilanciata e non si basa solo sulla varietà. Però, non tutto è facilmente bilanciabile nel tempo.
Le vitamine liposolubili, ad esempio, possono essere immagazzinate e quindi possono essere bilanciate nel tempo. Diversamente, le vitamine idrosolubili non vengono generalmente immagazzinate come quelle liposolubili e per questo, è meglio fornirle quotidianamente.
L’organismo è in grado di “riciclare” i nutrienti ma questo richiede delle risorse. Se una dieta non fornisce costantemente certe sostanze nutritive, non possiamo aspettarci nel tempo il fabbisogno di tali nutrienti siano soddisfatti. Si possono somministrare più di 5 fonti proteiche diverse e comunque non soddisfare il fabbisogno nutrizionale di diversi elementi.
Tenete inoltre presente che gli animali adulti possono modulare la quantità di ciascun nutriente che assorbono con la dieta, ma ci sono comunque dei limiti alla quantità che l’animale può assorbire alla volta.
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