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Dermatite Atopica nel Cane: Apoquel è davvero l’unica soluzione?

Scopri un approccio integrato per gestire la dermatite atopica canina: nutraceutici, corretta alimentazione e strategie per ripristinare la barriera cutanea e ridurre l’infiammazione cronica.


Recidiva – Luglio 2016: Manifestazione clinica con barriera cutanea alterata, arrossamento e alopecia, tipici segni di una fase attiva di dermatite atopica.
Recidiva – Luglio 2016: Manifestazione clinica con barriera cutanea alterata, arrossamento e alopecia, tipici segni di una fase attiva di dermatite atopica.

La dermatite atopica canina (DAC) è una delle patologie più comuni tra i cani, ma anche una delle più complesse da gestire. Caratterizzata da prurito, arrossamenti, pelle secca e infezioni ricorrenti, la DAC è una malattia infiammatoria cronica della pelle che può debilitare significativamente il nostro amico a quattro zampe. Sebbene sia una condizione genetica, diversi fattori ambientali e alimentari, insieme al danno alla barriera cutanea, possono scatenare o peggiorare i sintomi. Con una gestione mirata e integrata, è possibile migliorare notevolmente la qualità di vita del cane e ridurre l'impatto della malattia.


Cos'è la dermatite atopica canina (CAD)?

La dermatite atopica canina (DAC) è una malattia infiammatoria della pelle che si manifesta con prurito intenso, arrossamenti, pelle secca e infezioni ricorrenti. Colpisce principalmente cani geneticamente predisposti e può essere scatenata da allergeni ambientali, come polvere, pollini, acari e muffe, ma anche da allergie alimentari. Uno degli aspetti chiave della DAC è il danno alla barriera cutanea, che perde la sua capacità di proteggere la pelle dall'ingresso di allergeni. Questo permette alle sostanze irritanti di penetrare e scatenare una risposta infiammatoria. Il danno alla barriera cutanea aumenta la sensibilità del cane, facendo sì che il prurito e le infiammazioni diventino ricorrenti e difficili da controllare, soprattutto in presenza di disbiosi (alterazione del microbiota intestinale), infezioni secondarie o allergie alimentari.


Confronto tra barriera cutanea sana e danneggiata: A sinistra, una barriera cutanea integra che protegge efficacemente la pelle da allergeni, batteri e irritanti. A destra, una barriera danneggiata che permette la penetrazione di agenti esterni, favorendo infiammazioni, prurito e infezioni ricorrenti.
Confronto tra barriera cutanea sana e danneggiata: A sinistra, una barriera cutanea integra che protegge efficacemente la pelle da allergeni, batteri e irritanti. A destra, una barriera danneggiata che permette la penetrazione di agenti esterni, favorendo infiammazioni, prurito e infezioni ricorrenti.

La dermatite atopica canina è una malattia complessa e multifattoriale, che richiede un approccio terapeutico integrato. Non si tratta solo di intervenire con farmaci per alleviare i sintomi, ma di gestire anche altri aspetti, come la dieta, il microbiota intestinale e la salute della pelle, per prevenire e contenere le recidive stagionali e croniche. In questo contesto, è essenziale un approccio mirato e personalizzato che affronti le cause sottostanti della malattia, per migliorare significativamente la qualità della vita del cane.


La dermatite atopica (CAD) è una condizione infiammatoria cronica della pelle, complessa e multifattoriale, influenzata da predisposizione genetica, alterazioni del sistema immunitario, disbiosi e danni alla barriera cutanea. Richiede un approccio terapeutico integrato e personalizzato.
La dermatite atopica (CAD) è una condizione infiammatoria cronica della pelle, complessa e multifattoriale, influenzata da predisposizione genetica, alterazioni del sistema immunitario, disbiosi e danni alla barriera cutanea. Richiede un approccio terapeutico integrato e personalizzato.

I segni clinici più comuni della dermatite atopica

I cani affetti da DAC possono manifestare:

  • Prurito persistente, specialmente su orecchie, zampe e pancia.

  • Lesioni cutanee, spesso causate da graffi, mordicchiamenti e sfregamenti continui dovuti al prurito intenso.

  • Recidive stagionali, che si intensificano soprattutto in primavera e autunno, quando la presenza di allergeni ambientali è più elevata.

  • Sensibilità a infezioni secondarie, che possono complicare ulteriormente il quadro clinico (es. Malassezzia)




La Malassezia e il ruolo nelle infezioni secondarie

Una delle complicazioni più comuni nella dermatite atopica canina è l'infezione secondaria da Malassezia, un fungo che vive sulla pelle di tutti i cani in piccole quantità, ma che può proliferare e causare infezioni in presenza di un'alterazione della barriera cutanea. Nei cani con dermatite atopica, la pelle danneggiata e la risposta immunitaria compromessa creano l'ambiente ideale per la crescita della Malassezia.


Recidiva – Dicembre 2022: riacutizzazione della dermatite con infezione secondaria da Malassezia, favorita da rialzi termici e alti livelli di umidità.
Recidiva – Dicembre 2022: riacutizzazione della dermatite con infezione secondaria da Malassezia, favorita da rialzi termici e alti livelli di umidità.

La Malassezia può causare un peggioramento del prurito, infiammazioni cutanee e odori sgradevoli. I cani affetti da DAC che sviluppano un'infezione da Malassezia possono avere un peggioramento dei sintomi, inclusi arrossamenti, croste e secrezioni oleose dalla pelle, specialmente nelle aree più colpite dal prurito (come le orecchie, le zampe e la pancia). La diagnosi di un'infezione da Malassezia viene spesso fatta mediante esame microscopico o coltura dei campioni di pelle.


Apoquel (Oclacitinib) può aiutare?

Apoquel è il nome commerciale dell’Oclacitinib, un farmaco utilizzato per alleviare il prurito e controllare l’infiammazione cutanea nei cani affetti da dermatite atopica. Questo farmaco agisce come inibitore selettivo della JAK1, bloccando l'azione di citochine pro-infiammatorie come l’IL-31, una delle principali molecole responsabili del prurito.

La posologia standard di Apoquel è di 0,4–0,6 mg/kg due volte al giorno per 14 giorni, poi si riduce a una somministrazione giornaliera.

Sebbene sia efficace nel controllare l’infiammazione e il prurito, Apoquel non dovrebbe essere considerato come l'unica soluzione a lungo termine. L'uso di Apoquel può essere indispensabile durante le fasi acute, ma non risolve alla radice i problemi alla barriera cutanea o la sensibilizzazione agli allergeni. Infatti, mentre Apoquel allevia i sintomi, non modifica il meccanismo sottostante che causa la dermatite atopica, come la disfunzione della barriera cutanea o l’allergia agli allergeni ambientali o alimentari.

Studi clinici hanno confermato che Apoquel può essere usato insieme ad altri farmaci veterinari senza causare interazioni farmacologiche significative. Tuttavia, è importante sottolineare che Apoquel può interferire con la risposta del sistema immunitario, riducendo l'efficacia di alcuni vaccini, come quelli contro la parainfluenza e la rabbia, nei cuccioli trattati.



Recidiva – Febbraio 2025: peggioramento clinico in seguito alla somministrazione di un inibitore di pompa protonica per 15 giorni e cortisone per 5 giorni.

Risoluzione – Maggio 2025: recupero completo grazie a integrazioni nutraceutiche e prodotti topici mirati al ripristino della barriera cutanea, senza necessità di Apoquel o altri farmaci.


Il ruolo chiave dell’alimentazione nella gestione della dermatite atopica

Anche se l’origine della dermatite atopica non è sempre alimentare, la nutrizione gioca un ruolo fondamentale nella gestione della condizione. Un'alimentazione adeguata può:

  • Modulare l'infiammazione sistemica

  • Rafforzare la barriera cutanea, migliorando la protezione naturale della pelle

  • Supportare il microbiota intestinale e cutaneo, che gioca un ruolo cruciale nel mantenimento della salute della pelle

  • Ridurre la frequenza e la gravità delle recidive


Un approccio nutrizionale integrato, con alimenti funzionali e nutraceutici, può essere combinato con la terapia farmacologica e prodotti ad uso topico (spray, spot on, schiuma, shampoo) per migliorare la salute a lungo termine del cane. Il supporto di un nutrizionista (veterinario, biologo o zootecnico) specializzato è fondamentale per creare una dieta antinfiammatoria su misura che risponda alle specifiche necessità del tuo cane.


L’influenza degli acari e come una dieta fresca può aiutare

Uno degli aspetti spesso trascurati nella gestione della dermatite atopica è la contaminazione da acari da stoccaggio presenti nel cibo secco. Studi (Gill et al., 2011; Brazis et al., 2008; Hibberson et al., 2014) hanno evidenziato che gli acari come Dermatophagoides farinae e Tyrophagus putrescentiae possono essere presenti nel cibo secco conservato in ambienti domestici. Questi acari sono in grado di peggiorare la condizione atopica.

Una dieta fresca, come quella casalinga o BARF (biologically appropriate raw food), ben conservata, può ridurre l’esposizione a questi allergeni, aiutando a gestire meglio i segni clinici della dermatite atopica.


Consigli per la conservazione degli alimenti:

Una corretta conservazione del cibo è fondamentale per mantenerne la qualità, la sicurezza e l’efficacia, specialmente nei cani con dermatite atopica, in cui anche piccole variazioni nella dieta possono influenzare la salute della pelle.

  • Preferire sacchetti di piccole dimensioni, così da consumare il contenuto in tempi brevi e ridurre il rischio di deterioramento.

  • Chiudere sempre accuratamente le confezioni per evitare contaminazioni, ossidazione e perdita di nutrienti.

  • Conservare il cibo in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore, luce diretta o umidità, per prevenire la proliferazione di muffe o batteri.

  • Evitare lo stoccaggio a lungo termine in confezioni aperte, poiché l’esposizione all’aria riduce la freschezza e può compromettere l’appetibilità e la digeribilità del prodotto.


Cross-reattività alimentare e ambientale

Nel contesto della dermatite atopica canina, un aspetto spesso trascurato ma rilevante è la cross-reattività tra allergeni ambientali e alimentari. Alcune proteine presenti nei pollini, negli acari della polvere o nelle muffe possono avere strutture simili a quelle di certi ingredienti alimentari, portando il sistema immunitario del cane a “confondere” l’uno con l’altro. Questo meccanismo può contribuire alla persistenza o alla recidiva dei sintomi, anche quando la dieta sembra ben tollerata.

Ad esempio, un cane sensibilizzato agli acari della polvere potrebbe sviluppare una reazione anche a fonti proteiche (farine di carne) alimentari contaminati da acari delle derrate, oppure manifestare sintomi dopo aver ingerito cibi con proteine che mimano allergeni ambientali già noti.

Capire e riconoscere questi fenomeni è essenziale per una gestione efficace e personalizzata del cane atopico, soprattutto nei casi più refrattari. Per questo motivo, una dieta ad eliminazione ben formulata, seguita da una reintroduzione controllata degli alimenti, è fondamentale per distinguere tra allergie alimentari primarie e reazioni crociate secondarie.

Cross-reazioni: Percentuale approssimativa di reattività clinica verso almeno un altro alimento correlato, tratto da Sicherer SH. Clinical implications of cross-reactive food allergens. J Allergy Clin Immunol. 2001;108(6):881-890. doi:10.1067/mai.2001.118515
Percentuale approssimativa di reattività clinica verso almeno un altro alimento correlato, tratto da Sicherer SH. Clinical implications of cross-reactive food allergens. J Allergy Clin Immunol. 2001;108(6):881-890. doi:10.1067/mai.2001.118515

Quando iniziare un piano nutrizionale preventivo?

Gennaio è il periodo ideale per iniziare una strategia nutrizionale preventiva, anticipando le recidive tipiche di febbraio. Un piano nutrizionale personalizzato, supportato da un nutrizionista specializzato (veterinario, biologo o zootecnico) può:

  • Anticipare le fasi critiche dell’anno

  • Alleggerire il carico farmacologico nel tempo

  • Migliorare la qualità di vita del cane in modo duraturo


Conclusioni: un approccio integrato

In fase acuta, l'uso di Apoquel può essere essenziale per controllare il prurito e l'infiammazione. Tuttavia, la gestione a lungo termine della dermatite atopica richiede una strategia più completa che comprenda un'alimentazione funzionale, il ripristino della barriera cutanea, la gestione del microbiota ed eventualmente il trattamento delle infezioni da Malassezia. Non dimentichiamo che la prevenzione e una nutrizione mirata sono cruciali per ridurre le recidive stagionali e garantire una vita di qualità al nostro cane.


Per creare un piano nutrizionale personalizzato per il tuo cane, non esitare a contattarmi:


Dott.ssa Carola Maino

Master's degree II level in Nutrition and Clinical Dietetics of the Dog and Cat, University of Teramo, Italy



 
 
 

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